Poesia…

Scorajè team

Ehh ciao…

Quando tutto ebbe inizio ci si trovava dove si combatte l’ozio;

Tra sudore e sforzo la forma fisica era un vizio.

In quella palestra di paese, gente diversa, sulla forma e la tecnica poche pretese.

Dopo un’ora però un supplizio, il primo a parlare era Maurizio.

”eh gente quad’è che been un cafè?”

Gli altri che ormai sfiniti rispondevano quasi in coro:- “l’era ora de un poco de ristoro!”

Quel caffè però dopo un po’ non bastava più, ci voleva qualcosa di più, alzando gli occhi in su videro il sole al centro di un cielo blu.

“che sia ora de tirar fora le moto?”

Iniziò con un giretto in tranquillità, ma l’amicizia andava un po’ più in là.

I giri erano ormai frequenti, la domenica si salutavano amici e parenti, tutti in sella sulla moto sorridenti.

El Sgomma, Ducati, Praligino e Ferro basso, gli ultimi due insieme ai figli che ancora giovincelli non potevano che fare i pazzerelli, sognando l’acceleratore, ma di esser passeggeri si dovevano accontentare.

Sgomma vai piano, ducati non piegare, gli altri due col custum poche pieghe ma solo un passeggiare.

S’unì poi altra gente, col sole c’è chi va e chi non fa niente, ma a chi piace andare e prendere vento in faccia non c’è di meglio che quella passione, il rombo del motore e qualche bello stradone.

Tanto uniti e mattacchioni, però tutti diversi c’erano un po’ di paragoni.

Qualcosa di meglio si poteva fare, qualcosa di semplice anche solo per giocare.

Una maglietta uguale per tutti era giusto indossare.

Fu così che ebbe inizio questo voler stare insieme per condividere quella passione, che tanto stupenda non si pensa a soluzione.

Il nome venne dopo la fatica, tutti scorajè dopo venti minuti di corsa in salita, quale miglior nome poteva unire chi s’era conosciuto mentre in forma voleva stare.

SCORAJE' TEAM, DEVENTO MATO PAR LA MOTO,

la vita è bella se un po’ è presa per gioco.

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