Eccoci qua ancora una volta, insieme, solo per qualche ora, qualche ora che resterà impressa nei nostri ricordi, come ogni volta che siamo saliti in sella alle nostre moto.
Oggi in questo magnifico raduno dove se non tutti quasi ogni anno siamo presenti, gocce in mezzo ad un mare di ferro e rumore di motori ruggenti, tanti tra i quali accentuati per l’occasione.
È bello quando si vedono così tante persone che se si incrociano lungo la strada al volante della propria automobile magari si insultano anche, ma quando si è in sella alla moto, tutti uguali, tutti uniti e pronti a fare rimbombare di caos tranquilli paesini della bassa veronese.
Ma poco prima alle parole del parroco e dell’assessore tutti in silenzio, per quanto frementi di accendere le moto in quel momento non volava una mosca, perché quelle parole di augurio e raccomandazione toccano tutti.
Motociclisti, il pazzo, il vecchio, il giovane, quello con la moto che costa quanto una macchina di lusso, quella che in denaro vale poco o niente, ma per il suo proprietario vale una vita; l’altro che ha la moto da strada perché fa figo dire che si corre, l’altro che ha cambiato genere perché va bene così, l’altro ancora che per l’occasione ha tirato fuori il pezzo d’epoca perché va mostrato; il bambino che in braccio a suo padre indica la moto che luccica, sognando, come ogni motociclista ha sognato prima di poter salire sulle due ruote.
Noi che ormai ci conosciamo da anni, e troviamo sempre qualche amico nuovo con cui accelerare un po’ e fare poi due risate.
Scoraje team un gruppo nato per caso, che continua perché quel caso ha creato amicizie magnifiche.
